Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 272 del 22 novembre scorso del Decreto 6 ottobre 2023 del Ministero dell'Interno, che aggiorna i servizi offerti dalla banca dati unica del Viminale, gli avvocati potranno ottenere i certificati necessari per le notifiche, le attività giudiziali e stragiudiziali, comprese le indagini difensive, accedendo direttamente alla piattaforma ministeriale ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).
L'accesso al servizio avviene tramite autenticazione forte garantita da CNS, SPID e CIE; i certificati sono esenti da bollo in base all'art. 18, comma 1, del T.U. sulle spese di giustizia.
Nello specifico gli avvocati possono scaricare 13 tipi di certificati inerenti cittadini iscritti nell'anagrafe nazionale:
- anagrafico di nascita
- anagrafico matrimonio
- cittadinanza
- esistenza in vita
- residenza
- residenza Aire (anagrafe italiani residenti all'estero)
- stato civile
- stato di famiglia
- convivenza
- stato di famiglia Aire
- stato libero
- anagrafico di unione civile
- contratto di convivenza
L'avvocato deve inserire nella maschera sul sito web gli elementi identificativi del soggetto di cui richiede il certificato: codice fiscale oppure nome, cognome, data e luogo di nascita; inoltre, l'avvocato deve dichiarare, sotto la propria responsabilità che il documento è richiesto sulla base di un mandato ad hoc ricevuto nella data da indicare, specificando che serve a uso notifica, in giudizio o stragiudiziale.
Ogni avvocato può chiedere fino a trenta certificati al giorno; sono previsti controlli a campione semestrali sui professionisti, svolti sui nominativi di coloro che nel periodo hanno richiesto oltre cento documenti.