Riqualificazione ex tettoia Gavazzi, si va verso la rescissione del contratto con l’impresa aggiudicataria dell’appalto

Pubblicato il 20 settembre 2023 • Comune , Lavori Pubblici , Servizi , Territorio

Non rispettate le clausole dell’accordo

 
L’azienda più volte sollecitata per il completamento degli interventi
 

L’impresa aggiudicataria dell’appalto finalizzato alla riqualificazione dell’ex tettoia Gavazzi non ha ottemperato agli obblighi contrattuali.

“E’ da aprile che l’impresa non si presenta sul cantiere per proseguire gli interventi concordati  – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Martina Cambiaghi – Il contratto era stato firmato lo scorso febbraio e, nonostante le attività di scavo fossero già iniziate, dalle festività pasquali non si è visto più nessuno. Occorre intervenire con estrema urgenza per evitare condizioni di pericolo costituite dalla mancanza di terreno di rinfianco attorno ai dadi di fondazione dei pilastri. I tecnici comunali, insieme alla Direzione lavori, hanno inviato diversi solleciti alla ditta, ma ad oggi non si è giunti a una conclusione. Per questo siamo costretti a muoverci nella direzione di una risoluzione dell'accordo derivante dall'inadempimento contrattuale, riservandoci di agire per il risarcimento del danno all'immagine dell'Amministrazione Comunale, viste anche le numerose lamentele espresse dalla cittadinanza”.
 
Lo scorso 7 febbraio il Comune di Desio aveva affidato alla ditta l’esecuzione degli “Interventi di consolidamento strutturale del manufatto denominato ex tettoia Gavazzi”, che si trova in via Carducci, per un importo contrattuale di circa 500mila euro; i lavori sono regolarmente iniziati il 23 febbraio e avrebbero dovuto concludersi dopo 210 giorni naturali consecutivi, alla fine di settembre 2023.
 
Nonostante le varie comunicazioni intercorse nei mesi passati fra le parti, per invitare l’impresa a procedere con la realizzazione del consolidamento strutturale dell’immobile ed evitare eventuali contenziosi, i cui tempi di definizione sono, come noto, piuttosto lunghi ed i costi assai onerosi, non si è purtroppo raggiunto finora alcun risultato.
 
Nella corrispondenza avvenuta si segnalava l’urgenza di completare i lavori di sottofondazione della parte ormai scavata, in considerazione della pericolosità insita nel mantenere lo scavo aperto (adiacente al marciapiede) e le fondazioni dei pilastri totalmente scoperte dal terreno di rinfianco: “E’ intercorso un lungo carteggio, da cui è possibile evincere la costante presenza del Comune nel vigilare sull’intervento – prosegue Cambiaghi – Il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) ha chiesto a più riprese di tornare in cantiere con urgenza, per terminare le opere di fondazione dove vi erano gli scavi aperti in corso d’opera”. 
      
A tutt'oggi l’impresa non ha ottemperato alle disposizioni ricevute, di fatto disertando le attività di cantiere, sia quelle per la messa in sicurezza dei luoghi, sia quelle di ripresa delle attività lavorative. Pertanto non è possibile realizzare tutte le opere previste da contratto entro il termine di ultimazione dei lavori, fissato al 21 settembre 2023. 

“Il Comune di Desio, per assicurare il ripristino delle condizioni di sicurezza e la conclusione dell’intervento si riserva di valutare e agire in sede legale per ottenere il risarcimento dei danni prodotti dall'inadempimento contrattuale, fra cui il danno all'immagine dell'Ente, spesso accusato di incompetenza e inadeguatezza, anche con toni non sempre pacati", aggiunge il Sindaco Simone Gargiulo, “I passaggi intercorsi tra le parti attestano il puntuale svolgimento del lavoro da parte degli uffici comunali e di tutta la macchina amministrativa, un segno concreto della volontà di operare in favore della collettività".

LA DESCRIZIONE DEL BENE. L'immobile denominato "Ex Tettoia Gavazzi", di proprietà comunale, è l’ultima testimonianza del complesso industriale della “Tessitura meccanica di seta dei fratelli Egidio e Pio Gavazzi”, sorto nel 1869 e, per oltre un secolo, reputato una delle più importanti manifatture seriche in Italia. Ha una superficie di pavimento di 400 mq ed è inserito all’interno di un’ampia area verde pubblica di circa 1200 mq. La struttura ha pianta rettangolare, ed è costituita da due file di 14 pilastri, al cui vertice sono posizionate le capriate lignee. L’immobile è stato dichiarato, con decreto della Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del 6 settembre 2013, "bene di interesse storico" ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del Decreto Legislativo 42/2004. Il fabbricato, infatti, presenta un interesse come manufatto di “archeologia industriale” e come testimonianza dell'identità e della storia sociale della Città di Desio. Pertanto, gli interventi edilizi da eseguirsi sull'immobile devono essere sottoposti al preventivo benestare della Soprintendenza competente per territorio.