La «nona» della libertà
Lunedì 3 settembre a «Parco Tittoni» proiezione della «Sinfonia n°9» di Beethoven nella storica esecuzione diretta da Leonard Bernstein pochi giorni dopo la caduta del Muro di Berlino.
Alla caduta del muro di Berlino, simbolo della vergogna della divisione del mondo e dell’Europa, Leonard Bernstein fu invitato a dirigere la «Sinfonia n°9» di Ludwig Van Beethoven nel giorno di Natale. Il direttore statunitense riunì le prime parti delle principali orchestre europee, la «Symphonie-orchester des Bayerischen Rundfunks», la «Staatskapelle Dresden», l’«Orchestra del Teatro di Kirov e Leningrado», la «London Symphony Orchestra», la «New York Philharmonic» e l’«Orchestre de Paris», fino allora divise dal muro. Interpretando lo spirito di quei giorni, Bernstein chiese al coro di modificare in «Freiheit» (libertà) la parola ricorrente «Freude» (gioia) nel conclusivo «Inno alla Gioia». Così nacque il concerto «Ode an die Freiheit», «Ode alla Libertà».
Lunedì 3 settembre (ore 21 – ingresso 5 euro), a quasi ventinove anni di distanza, gli Amici della Musica «Herbert von Karajan» propongono nella cornice affascinante del secolare parco di Villa «Tittoni» la videoproiezione (in alta definizione di suono e immagine) di quella quella storica e toccante «Nona» di Beethoven.
La «Nona» di Berlino è una delle ultime apparizioni pubbliche di Leonard Bernstein che, già malato, morì il 14 ottobre 1990 ed è riproposta nei giorni del centenario della nascita del grande direttore d’orchestra, nato il 25 agosto 1918 a Lawrence, in Massachusetts.