Emergenza Ucraina: come mettere a disposizione un appartamento

Pubblicato il 18 marzo 2022 • Emergenza Ucraina

 

Per mettere a disposizione in affitto un appartamento di proprietà è sufficiente manifestare la propria volontà, scrivendo alla mail servizisociali@comune.desio.mb.it , indicando come oggetto: EmerUCRAINA.

Il Comune provvederà a inoltrare la segnalazione a una della cooperative sociali con esperienza pluriennale accreditate presso la Prefettura per la gestione dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) in provincia di Monza e Brianza.

Chi pagherà le spese?

A seguito di un sopralluogo il regolare contratto di affitto, supervisionato da un professionista, viene stipulato tra il padrone dell'immobile e la cooperativa sociale. Tutte le spese condominiali, le tasse, le spese di affitto e le utenze verranno regolarmente pagate dall’ente gestore. Sarà cura della cooperativa sociale valutare con il proprietario la forma contrattuale più conveniente a seconda delle caratteristiche dell’immobile. È preferito infatti il cosiddetto 'canone concordato', che dipende dal Comune e che dà anche sgravi fiscali; questo tipo di contratto ha durata 3+2 anni; ma non viene escluso il classico contratto a canone libero, che prevede 4+4 anni.

Che tipologia di immobile serve?

Gli appartamenti più adatti sono quelli semi-arredati o almeno con la cucina installata. Tutti i tagli verranno presi in considerazione: dal bilocale al grande appartamento, dalla villetta alla palazzina, dove si possono anche realizzare interventi tipo co-housing.  

Chi si occuperà delle famiglie accolte nel mio appartamento?

Le famiglie accolte saranno seguite dagli operatori della cooperativa sociale che si occuperanno di tutti i loro bisogni: dalla spesa agli accompagnamenti medici, dal supporto per l’insegnamento della lingua italiana alle attività sul territorio, fino a seguirli nella loro quotidianità e nel rapporto con il vicinato e i condomini.  Un operatore sarà sempre reperibile sia per le esigenze delle famiglie accolte sia per relazionarsi con il proprietario di casa e i vicini. Inoltre saranno supportare da un’equipe multi-disciplinare che prevede tra le altre le figure di psicologo, assistente sociale, mediatore linguistico culturale ed esperto di normativa.

Sto facendo una cosa buona?

Sì, in questo momento molte famiglie in fuga dalla guerra sono state accolte da altrettante famiglie residenti sul territorio di Desio che hanno dimostrato una generosità fuori dal comune. Tuttavia molte sono situazioni di emergenza, spesso in appartamenti non sufficientemente capienti. L’obiettivo invece è quello di creare una rete di appartamenti gestiti in maniera professionale che sappia sia prendere in carico i bisogni delle famiglie accolte che collaborare con efficienza con i servizi pubblici e la rete di associazioni e volontariato del territorio.