Frammento, una panchina rossa donata al Comune di Desio per contrastare la violenza sulle donne. Collocata in via Lampugnani
L’Assessore alle Pari Opportunità Samantha Baldo: “Un messaggio di speranza e di tutela per sensibilizzare tutti i cittadini”
Una panchina rossa in ricordo delle donne vittime di femminicidio in centro città, un modo per coniugare l’arte a tematiche profonde. Si chiama ‘Frammento’ il nuovo arredo urbano collocato in via Lampugnani (angolo via Cavalieri di Vittorio Veneto) decorato di rosso e donato al Comune di Desio quale emblema del contrasto alla violenza sulle donne. La panca è stata posizionata vicino alla sede della Casa delle donne di Desio, gestita dall’omonima Associazione.
Esposta durante la Design Week 2023 vicino all’Università Statale di Milano, la panchina è stata realizzata dall’azienda Cemento Line, specializzata nella lavorazione del cemento per la creazione di prodotti di design personalizzati: “Ringraziamo a nome di tutta l’Amministrazione comunale l’azienda toscana per aver donato alla Città di Desio un simbolo importante della lotta alla violenza di genere, un gesto per porre l’attenzione sulle tematiche legate al mondo femminile – dichiara il Sindaco Simone Gargiulo - Questo argomento è una ferita sociale ancora da combattere, contro cui è necessario lottare ogni giorno”.
“Siamo felici di poter accogliere a Desio una panchina che non solo è un arredo urbano di design ma che è soprattutto simbolo dell'impegno quotidiano della comunità cittadina contro la violenza di genere. E’ un messaggio di speranza e di tutela per sensibilizzare tutta la cittadinanza e per mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita – aggiunge l’Assessore alle Pari Opportunità e alla Cultura Samantha Baldo - Vogliamo promuovere una cultura del rispetto e spezzare il silenzio e l’indifferenza, per risvegliare le coscienze dei cittadini e quello spirito di comunità e vicinanza verso chi è vittima di violenza. Una maggiore consapevolezza collettiva può renderci più forti di fronte a un fenomeno sociale da combattere. Ma che si può sconfiggere”.
"La panchina rossa è un simbolo di ribellione, perché denunciare la violenza è per una donna oggi un atto che richiede coraggio. Soprattutto in un ambiente in cui la mentalità dominante è ancora quella che considera esagerata le reazione delle donne molestate, o addirittura ne insinua la complicità ('chissà come era vestita', 'se l'è cercata' o altro ancora) – commenta Franca Biella, Presidente dell'Associazione Casa delle Donne - Dobbiamo aiutare e sostenere le donne che hanno questo coraggio. Questa panchina, così possente, rappresenta tutto questo. Siamo molto contente di questa iniziativa: è anche una risposta ai vandalismi che abbiamo subito negli ultimi mesi contro la panchina rossa che era allestita nel nostro cortile".
“Credo che sia importante sensibilizzare su un tema così delicato come la violenza nei confronti del genere femminile - chiosa Luisa Oliva, Presidente di White Mathilda Desio – Per questo invitiamo tutte le donne che subiscono maltrattamenti a parlarne e a recarsi nei centri antiviolenza specializzati, dove troveranno operatrici preparate ad accoglierle. Ricordo il nostro numero per chi cerca aiuto: 3664150907”.
La panchina è stata ufficialmente inaugurata oggi: "Ringraziamo la Città di Desio per la sensibilità mostrata verso questo progetto dal profondo significato, nel quale come azienda abbiamo scelto di investire. Crediamo che la violenza contro le donne si debba combattere ogni giorno. Desideriamo veicolare il nostro messaggio e rendere Frammento il più virale possibile. Abbiamo creato anche una pagina Instagram (@panchinarossa_frammento), per raggiungere il maggior numero di persone e di città italiane, al fine di sensibilizzare tutti su questo delicato tema” afferma l’ingegnere Giulio Pucci, fondatore di Cemento Line.
LA PANCHINA ROSSA, LE CARATTERISTICHE
La panca, che pesa 400 chilogrammi, è un prodotto di arredo urbano realizzato in cemento GFRC grigio. Il colore rosso è stato realizzato con piastrelle di ceramica di diverse tonalità, lavorate artigianalmente e posate a mano una ad una, che donano un effetto cromatico unico e variegato. Questo aspetto è accentuato a maggior ragione dall’utilizzo di dimensioni di piastrelle differenti che spaziano dalle piccole tessere quadrate di un mosaico (2,5 cm) fino a quelle più comunemente conosciute di lato 20 cm. Il rivestimento costituito da pezzi di varia forma e dimensione garantisce un disegno di posa geometrico e potenzialmente unico per ogni panca realizzata.
“Attraverso le colorazioni, le forme e le dimensioni mai uguali, l’intento è rappresentare la varietà, ma soprattutto l’unicità del mondo femminile dove ogni donna è un tassello unico e insostituibile della nostra società”, spiega l’architetto Pietro Cipolletta di Arcworks.
Occasionalmente, all’interno del disegno di posa del rivestimento, alcuni tasselli vengono frammentati e posati in ottica di ricostituire la forma originaria della piastrella di provenienza. Sono proprio la rottura e il frammento che vogliono rappresentare la violenza e il sopruso subiti, purtroppo quotidianamente, dalle donne.
“Vi è però un messaggio positivo di speranza che questa panca vuole portare con sé, è quello della forza della collettività che può ricucire una ferita e restituire l’unicità di ogni donna, trasmesso attraverso il disegno geometrico all’interno del quale vanno a collocarsi le piastrelle frammentate e rotte” prosegue Cipolletta.
Ed è proprio attraverso la crepa che la ceramica prende nuova vita attraverso le linee della frattura, assumendo ancora più valore proprio grazie alle sue cicatrici, così come suggerisce l’antica tecnica giapponese di restauro del kintsugi. Questo metodo, risalente secondo le documentazioni al XV secolo, è tipico degli artigiani giapponesi che riparano oggetti ceramici con oro o argento liquido oppure con una resina vegetale, che fa da collante, unita a polvere d’oro. Si vengono così a creare vere e proprie opere d’arte, ognuna unica e inimitabile, che traggono forza proprio dall’unicità delle crepe che ne hanno causato la rottura. Così la cicatrice e la ferita assumono importanza e valore. La lezione simbolica che ne deriva è di abbracciare la frattura e coglierne un’opportunità di rinascita e bellezza, ma, soprattutto, di resilienza.
Inaugurazione
Panchina
Panchina 2