Bande in concerto

Pubblicato il 6 ottobre 2018 • Cultura e Arte , DesioCittà

Domenica 7 ottobre cinque corpi musicali partiranno da diversi punti della città per incontrasi in piazza Conciliazione per il concerto finale. 

Domenica 7 ottobre il cartellone della «Festa di Desio» celebra la grande tradizione bandistica italiana in una performance itinerante animata da cinque bande brianzole: il Corpo musicale «Santa Cecilia» di Lazzate, il Corpo musicale «S.S. Ambrogio e Simpliciano» di Carate Brianza, il Corpo musicale «Giuseppe Verdi» di Sovico, il Corpo musicale «Giuseppe Verdi» di Camnago e, naturalmente, i «padroni di casa» del Corpo musicale «Pio XI – Città di Desio». 

Il programma itinerante dei complessi bandistici prevede la partenza, alle ore 16, da cinque diversi punti della città: il Corpo musicale «Santa Cecilia» di Lazzate, diretta dal Maestro Andrea Colzani, dall’incrocio tra via Tripoli e via Trezzi, il Corpo musicale «Giuseppe Verdi» di Sovico, diretto dal Maestro Pietro Pilo, dall’incrocio tra via Garibaldi e via Bengasi, il Corpo musicale «Giuseppe Verdi» di Camnago diretto dal Maestro Angelo Pinciroli, dalla rotonda di via Milite Ignoto, il Corpo musicale «S.S. Ambrogio e Simpliciano» di Carate Brianza, diretto dal Maestro Pasquale Vaccarella, dall’incrocio tra corso Italia e via Brennero e il Corpo musicale «Pio XI – Città di Desio», diretto dal Maestro Gioacchino Burgio da Villa «Tittoni». 

Le bande, con un repertorio incentrato su brani popolari, marce e arie celebri, si concentreranno in piazza Conciliazione dove, alle ore 16.30, si svolgerà il concerto finale

Giocchino Burgio, diplomato al conservatorio «Bellini» di Palermo nel 1981 e direttore da venticinque anni del Corpo musicale desiano, dirigerà oltre cento bandisti sul sagrato della Basilica Santi Siro e Materno in un concerto dedicato al «Centenario della Vittoria», centesimo anniversario della vittoria italiana nella Grande Guerra. In programma «La leggenda del Piave», l’«Inno degli Alpini», «La marcia del Grappa», la «Parata degli eroi» e chiusura con il toccante «Signore delle cime».