Centro, la giunta detta le priorità

Un investimento iniziale di 600 mila euro. Interventi lungo l’asse est -ovest, «asse culturale», e quello nord - sud, «asse commerciale». Roberto Corti: «Per noi progettare significa dare una risposta alle domande dei cittadini»

«Di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. Noi vogliamo dare una risposta alle domande dei cittadini. Il “nuovo” centro storico va in questa direzione». Così il sindaco Roberto Corti, citando Italo Calvino, ha presentato alla stampa il «Progetto di fattibilità tecnica ed economica e individuazione priorità di intervento», approvato dalla Giunta con delibera n. 180 del 22 maggio.

Due «assi». Il nuovo disegno del centro individua tre temi di progetto: l’«asse culturale» (via Matteotti, piazza Conciliazione, via Pio XI, via Lampugnani e la Stazione), l’«asse commerciale» (via Garibaldi e corso Italia) e il «reticolo del centro storico».

Un nuovo disegno per il centro. «Nell’ambito di un intervento così ampio – spiega l’assessore alle Politiche di governo del territorio Giovanni Borgonovoabbiamo individuato sei aree, tre l’ungo l’asse culturale e tre lungo quello commerciale, che consideriamo prioritarie. Da lì partiremo per ridisegnare il centro storico di Desio».

L’«asse culturale». L’obiettivo dell’intervento sull’«asse culturale», est – ovest, è quello di valorizzare le piazze e i monumenti, le cosiddette «perle» (la Basilica, via Santa Maria, Villa Tittoni, largo degli Alpini, piazza Cavour, piazza Martiri di Fossoli, piazza Conciliazione). Per questo si prevede una pavimentazione in lastre di pietra di formato medio grande e di colore grigio chiaro, che risalti rispetto al porfido di piccolo formato destinata al resto del tracciato. Il legno per le sedute, il verde, l’uso dell’acqua con diversi tipi di fontane completano un nuovo disegno dell’arredo urbano.

L’«asse commerciale». L’intervento sull’«asse commerciale», nord - sud, partirà dalle tre «porte» perché, spiega Giovanni Borgonovo, «sono i tre punti da cui inizia, verso nord e verso sud, l’area destinata al commercio. Definire uno spazio significa dargli un’identità». La pavimentazione, compresa quella degli spazi di sosta, sarà in porfido, e contribuirà, insieme alle tecniche di traffic calming, a «costruire» un «centro commerciale naturale».

Tre «porte» per definire uno spazio. Le priorità di intervento, individuate dalla Giunta, sono tre: la «porta» di corso Italia e la «porta» di via Garibaldi/via Borghetto sull’«asse commerciale» e la «porta» Cavalieri di Vittorio Veneto. L’investimento ipotizzato è di circa 600 mila euro.

Aree a precedenza pedonale. Entrambi gli assi, quello commerciale e quello culturale, nel nuovo disegno del centro storico sono considerati aree a prevalente uso pedonale (zona 30 km/h) per incentivare un «uso» del centro a piedi o in bicicletta.

Strategia di progetto. «Stiamo muovendo solo i primi passi di una più ampia strategia, conclude l’assessore. Partendo dalle scelte fondative del PGT, consolidate con il Piano Particolareggiato del centro del PGTU, fino ai temi e indirizzi progettuali delle “Linee guida”, scritte insieme al Politecnico di Milano. Interventi diversi in unica strategia, dove anche un semplice cambio di senso di una strada, contribuisce alla costruzione del risultato finale della riqualificazione dello spazio pubblico».

I tempi. Il progetto di fattibilità è stato fatto da «pool» di studi, «SBG Architetti» di Milano, «Studio Meta» di Monza e «Openfabric» di Rotterdam. Nelle prossime settimane sarà dato l’incarico del progetto definitivo/esecutivo che dovrebbe essere consegnato in autunno. Le gare si svolgeranno entro fine anno e i primi i primi cantieri partiranno all’inizio del 2019.