«Jazz e Dintorni», la grande musica è in città

Pubblicato il 18 maggio 2018 • Cultura e Arte , DesioCittà

Dal 6 giugno al 10 luglio il grande jazz sbarca a Desio. Vie, piazze, spazi pubblici e aree private con un calendario di proposte di grande livello. Protagonisti alcuni fra i nomi più importanti del jazz italiano e prestigiosi ospiti stranieri

 

A distanza di vent’anni dalla prima edizione, la «Fondazione Civica Scuola di Musica e Danza» torna ad organizzare il festival «Jazz e Dintorni», che aveva reso Desio una delle mete più interessanti per il jazz italiano a cavallo fra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila. E lo fa in modo del tutto innovativo, proponendo quattro concerti a «Parco Tittoni» e altri otto dislocati in diversi spazi cittadini, dai cortili storici alla Stazione ferroviaria, dalle vie del centro ad aree private, nell’ottica di un «festival diffuso».

Un patrimonio culturale riconsegnato alla città. «Il jazz vanta a Desio una lunghissima tradizione che risale al 1998, quando fu organizzato il primo festival, spiega l’assessore alla Cultura Cristina Redi. Un patrimonio artistico e culturale che riconsegnamo alla città grazie alla tenacia della Scuola di Musica che abbiamo supportato con convinzione. Il risultato è un festival che vuole soddisfare l’interesse di un vasto pubblico, appassionati e neofiti, proponendo concerti di grande qualità. La sfida e lanciata. Sono certa che la città, come sempre, la coglierà».

Un trampolino di lancio. «Già dalle prime edizioni – precisa il Maestro Brambilla“Jazz e Dintorni” aveva la forza e la capacità di attrarre musicisti di grande esperienza e fama accanto a giovani che sarebbero diventati stelle di prima grandezza del firmamento musicale italiano. Penso a nomi come Stefano Bollani o Paolo Fresu, allora giovani promesse e oggi fra gli interpreti più ricercati sul panorama internazionale».

Fra ritorni e future scoperte. In omaggio a questa tradizione, «Jazz e Dintorni» vedrà il ritorno di alcuni dei protagonisti delle precedenti edizioni: figure di primo piano del panorama musicale italiano, che tornano a Desio – dove in alcuni casi hanno a lungo insegnato – portando il frutto di anni di carriere internazionali.

È il caso ad esempio di Luigi Bonafede, acclamato pianista e batterista che si presenta alla guida di un sestetto in cui dialogherà con il trombettista italiano – ma di stanza a Parigi – Flavio Boltro. O di Roberto Cecchetto, chitarrista visionario in dialogo con Fulvio Sigurtà. O, ancora, del contrabbassista Marco Micheli, protagonista di un inedito trio guidato dal pianista britannico Jason Rebello, noto anche per le sue numerose collaborazioni con Sting.

La lista dei nomi noti si protrae fino all’ultimo appuntamento – un grande concerto in omaggio a Wayne Shorter che vedrà riuniti, accanto al percussionista Francesco D’Auria e al flautista e sassofonista Riccardo Luppi, grandi nomi del jazz italiano come Attilio Zanchi, Tino Tracanna, Oscar Del Barba.

Il jazz anche per bambini. Nel calendario di «Jazz e Dintorni» c’è anche un appuntamento pomeridiano in biblioteca. Luogo e ora sembrano assai insoliti, ma la spiegazione è presto data. «Il re del blues», un evento organizzato in collaborazione con la Libreria di Desio e con la Casa editrice «Curci», è uno spettacolo per bambini e ragazzi. Una storia suonata e cantata su strumenti originali che narra le vicende fantastiche di uno dei personaggi alle radici del blues. Anche in questo caso, l’ingresso sarà gratuito.