Verde, al lavoro per recuperare
Settimana scorsa interventi su più di trenta strade per oltre 130 mila mq. Sono quattro le squadre sul territorio. L’assessore Emanuela Rocco: «Abbiamo aumentato le forze in campo per riportare la situazione sotto controllo»
«Non tutto ha funzionato al meglio e non neghiamo che nelle scorse settimane l’azienda incaricata alla manutenzione del verde ha avuto delle difficoltà, anche a causa della pioggia che ha reso le operazioni di taglio più difficili. Ne siamo consapevoli e stiamo lavorando per far rientrare l’emergenza». L’assessore ai Lavori pubblici Emanuela Rocco non si nascone, ma rilancia.
In una settimana interventi su 130 mila mq. «In queste settimane – spiega l’assessore - abbiamo lavorato per contenere i disagi nei giardini delle scuole e nelle aree verdi del centro storico e per garantire la sicurezza stradale sulle aiuole delle rotatorie e degli spartitraffico. Settimana scorsa siamo intervenuti, con quattro squadre, in più di trenta strade per oltre 130 mila mq. Un programma che proseguirà anche questa settimana, su aree verdi per un totale di 55 mila mq., e che ci permetterà di concentrarci sui quartieri più periferici della città».
Taglio, raccolta foglie e stop erbe infestanti. Gli interventi prevedono il taglio dell’erba con la raccolta della risulta, la raccolta delle foglie, la «scerbatura», cioè l’eliminazione delle erbe infestanti, e la «spollontura», cioè l’operazione di taglio dei polloni.
Adesso l’obiettivo è recuperare il tempo perso. «Da settimana scorsa – spiega l’assessore - sono quattro le squadre la lavoro sul territorio. Abbiamo aumentato le forze in campo per riportare la situazione sotto controllo nel più breve tempo possibile. In questa fase, con erba alta e spesso bagnata, il taglio deve procedere in tempi rapidi. Poi, chiusa la situazione di “emergenza”, interverremo con la raccolta dell’erba e con interventi più mirati».
Appalti, nessuna «riserva territoriale». «L’affidamento dei lavori alle imprese – conclude Emanuela Rocco - avviene per procedure ad evidenza pubblica secondo la normativa indicata dal Codice degli appalti che non prevede alcuna “riserva territoriale”. Pertanto le polemiche sulla provenienza delle imprese è fuori luogo e dimostra una scarsa conoscenza delle norme in vigore».