I bambini della «Gavazzi» ricordano i «ragazzi del ’99»
Premiati a Monza lo scorso 2 giugno. Gli alunni hanno adottato il monumento del Milite Ignoto che si trova nell’atrio della loro scuola. Roberto Corti: «Hanno raccolto il testimone dei giovani che combatterono nelle trincee».
«Se i ragazzi del 1899 hanno difeso la Patria, a questi ragazzi del Duemila spetta il compito di portarla nel futuro per costruire una società più giusta, inclusiva e aperta. Un’eredità che i bambini della “Diaz” sono pronti a raccogliere». Così il sindaco Roberto Corti commenta il premio che gli alunni della 2A della scuola «Gavazzi» hanno ricevuto, lo scorso 2 giugno, dal Prefetto di Monza e Brianza Giovanna Vilasi sul palco del Teatro «Manzoni» a Monza.
«Adottato» il Milite ignoto. La scuola ha aderito al progetto «Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia» del Ministero dell’Istruzione. I bambini, coordinati dalle docenti Alessandra Lavezzari e Piera Forte, hanno adottato la statua del Milite Ignoto che si trova nell’atrio dell’istituto e con l’aiuto delle loro insegnanti hanno cercato tra i documenti dell’Archivio storico della scuola i nomi e i numeri di matricola dei desiani della classe 1899 che hanno combattuto nella Grande Guerra.
Contro l’individualismo. «Oggi, dopo un secolo, la nostra società ha ancora paura, prosegue il Sindaco. Paura di chi attraversa il Mediterraneo su un barcone, nonostante a Desio cristiani e musulmani si ritrovano a confrontarsi e in alcuni casi anche a pregare insieme, paura della crisi economica, paura delle nuove povertà. L’individualismo, con la chiusura in se stessi, è il nemico del “bene comune”. Quel nemico che i “ragazzi del ’99” riuscirono a sconfiggere. Con questo progetto, gli alunni della “Diaz” hanno raccolto idealmente il testimone lasciato 100 anni fa dai ragazzi che si ritrovarono poco più che maggiorenni a combattere la Prima guerra mondiale nelle trincee».