Sconto «TARI» per aziende che donano cibo
Riduzione fino a un massimo del 20 per cento sulla tassa rifiuti. L’assessore Jennifer Moro: «Una misura che consentirà di ridurre gli sprechi alimentari e aumentare il cibo recuperato e distribuito alle associazioni che aiutano chi è in difficoltà»
Ridurre la «Tari» per le aziende che donano cibo alle associazioni. Il Comune di Desio, primo comune in Brianza, ha introdotto la riduzione della tassa sui rifiuti per le imprese che recuperano prodotti alimentari in eccesso: «un tassello fondamentale che permetterà un sensibile aumento del cibo recuperato e distribuito alle associazioni che aiutano chi è in difficoltà», spiega l’assessore alla Gestione delle risorse Jennifer Moro.
La legge anti – spreco. L’Amministrazione comunale, su proposta dei consiglieri comunali, con Ordine del giorno n. 105 del 15 dicembre 2016, ha recepito la Legge n. 166 del 2016, la cosiddetta legge «Gadda», dal nome dell’onorevole Maria Chiara Gadda, promotrice del provvedimento contro lo spreco alimentare.
Riduzione del 20 per cento. Nella pratica, la riduzione della «Tari» riguarderà soggetti che operano nel campo della produzione e distribuzione di generi alimentari. Lo «sconto» inciderà sulla parte variabile della tariffa, che è quella direttamente collegata alla produzione dei rifiuti, in modo proporzionale alla quantità di cibo recuperato. In soldoni, dieci centesimi ogni chilogrammo di cibo «recuperato» fino a un massimo del 20 per cento della parte variabile della «Tari». Ad esempio, un’azienda che donerà cento chilogrammi di cibo destinato ai bidoni della spazzatura avrà uno sconto in bolletta di dieci euro.
Una decisione etica e ambientale. In Italia si stima che lo spreco alimentare, dalla produzione alla distribuzione, sia pari a 3,5 miliardi, cioè un punto percentuale del Pil. «Combattere il fenomeno ha un significato etico e ambientale – precisa l’assessore: sottrarre le eccedenze di cibo al ciclo dei rifiuti significa ridurre il consumo di risorse naturali, oltre che evitare l’impatto dello smaltimento».
Cibo per le onlus. Le donazioni potranno andare a favore di associazioni non profit. L imprese dovranno documentare le organizzazioni a cui consegneranno le eccedenze e la quantità di cibo che sarà donata. Lo «sconto» sarà applicato a consuntivo nell’anno successivo. Sono una ventina le attività in città stimate come potenziali donatori, per uno sconto complessivo sulla TARI stimato in 11 mila euro. Gli operatori hanno tempo fino al febbraio 2019 per aderire all’iniziativa.