Centro estivo, un servizio per le famiglie
Il «Codebri» è «strumento» dell’ente locale. Gli assessori Giorgio Gerosa e Paola Buonvicino: «Polemizzare sul progetto significa remare contro i ragazzi e le loro famiglie»
«Il progetto del centro estivo nasce con un obiettivo inclusivo: garantire uno spazio di confronto, divertimento e integrazione ai ragazzi disabili e non. Mettere in discussione il progetto significa remare contro le famiglie». Gli assessori Giorgio Gerosa e Paola Buonvicino, responsabili del progetto «KM X», respingono al mittente le polemiche sul centro estivo comunale.
Proposta educativa di qualità. «Abbiamo lavorato mesi – spiegano i due assessori - per mettere a disposizione delle famiglie una proposta educativa di qualità ricca di contenuti, con una forte componente ambientale e sportiva. Un servizio essenziale per molte famiglie per le quali l’unico approdo al quale affidare i figli dopo la chiusura delle scuole è il Centro estivo».
«Codebri», «strumento» dell’ente locale. «E abbiamo lavorato sempre secondo le norme», sottolineano Giorgio Gerosa e Paola Buonvicino. Con delibera di Giunta Comunale n. 159 del 7 maggio scorso è stato approvato il progetto «KM X» per le attività estive inclusive a favore dei minori, redatto per il Comune di Desio dalla sua Azienda consortile, il «Consorzio Desio Brianza» («Codebri»), sulla base del contratto di servizio approvato in Consiglio comunale con delibera n. 48 del 19 dicembre 2017. Il «Codebri» si configura, ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. 267/2000, come «strumento» dell’ente locale a cui il Comune può affidare direttamente la gestione di servizi pubblici locali. «Codebri» nel 2017 a seguito di regolare gara d’appalto ha affidato al Consorzio Comunità Brianza, general contractor con le cooperative «3Effe cooperativa sociale Onlus», «Meta Cooperativa sociale Onlus» e «Spazio Aperto Servizi Soc. Coop. Sociale Onlus», il servizio di assistenza di minori disabili nelle scuole di tutti i Comuni soci di Codebri. Il servizio è stato esteso al Centro estivo “inclusivo”, in quanto possibilità prevista dalle norme che regolano gli appalti.
Attenzione ai costi e qualità del servizio. «Siamo riusciti a contenere i costi, anche rispetto all’offerta privata - spiega l’assessore all’Istruzione Giorgio Gerosa - garantendo un servizio di alto livello con la presenza di operatori professionali. Le famiglie con una cifra tra 60 e 90 euro a settimana, a seconda dei servizi richiesti e dell’Isee, avranno a disposizione per otto settimane un “contenitore” di proposte educative e sportive. Contestare il progetto significa mettere in difficoltà decine di famiglie».
«KM X»: un progetto, due assessori. Il nuovo centro estivo comunale nasce da un lavoro portato avanti dagli assessori Giorgio Gerosa e Paola Buonvicino, titolari delle deleghe all’Istruzione e ai Servizi alla Persona e alla famiglia. «L’assessore Cristina Redi – precisa Giorgio Gerosa – coinvolta strumentalmente nella polemica non ha avuto nessun ruolo nel progetto perché non rientrava nelle sue deleghe. La sua decisione di non votare la delibera, non dovuta, dimostra proprio la sua correttezza e la volontà di sgombrare il campo da ogni equivoco».