Una «scommessa» contro il gioco d'azzardo
Giovedì 10 e venerdì 25 maggio. Il giro d’affari delle slot machine in Brianza è di quasi un miliardo di euro. L’assessore Paola Buonvicino: «La parola d’ordine è: formazione»
Un miliardo. O poco meno. Il giro d’affari relativo alle slot machine nella provincia di Monza e Brianza è di 885 milioni di euro. Cioè circa mille euro per ciascun abitante della provincia. Bambini compresi. Lo dicono i dati sul gioco pubblicati dal settimanale «l’Espresso» a fine 2017.
Parola d’ordine: formazione. «Per combattere la ludopatia – spiega l’assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia Paola Buonvicino – la parola d’ordine è formazione. Il gioco d’azzardo patologico è una malattia di massa che purtroppo sta aumentando anche a causa della crisi economica Occorre creare una rete e continuare a progettare per contrare questa drammatica piaga, diventata la terza industria in Italia. Per questo il primo passo è formare gli operatori».
Maggio, due corsi. Il Comune di Desio, in collaborazione con la Cooperativa «Spazio Giovani», propone due giornate di formazione, «Scommetti che non l’azzardo?». Giovedì 10 maggio si parlerà di «Dipendenza da azzardo: analisi del fenomeno, sviluppo e cura di un’epidemia sociale» con il dottor Simone Feder della «Casa del Giovane» di Pavia. Venerdì 25 maggio, invece, doppio appuntamento: «Il riconoscimento e l’invio del giocatore problematico e della sua famiglia» con la dottoressa Roberta Smaniotto dell’associazione «AND» («Azzardo e Nuove Dipendenze») e «I servizi territoriali di prevenzione e cura: una rete possibile» con gli operatori dell’«ASST» («Azienda Socio Sanitaria territoriale») di Monza. I due incontri si terranno in sala «Pertini» (piazza Giovanni Paolo II) dalle 9 alle 13. Hanno aderito i Comuni di Bovisio Masciago, Limbiate, Cesano Maderno e Muggiò.
Operatori sui «banchi». Il percorso di formazione è stato pensato per assistenti sociali, addetti di «ATS» e «ASST», dei Comuni, degli sportelli di ascolto, dirigenti scolastici, volontari di associazioni, esercenti, polizia locale, medici e farmacisti.
La spesa media oltre 400 euro. Ogni desiano, nel 2016, ha speso in media 431 euro, mentre il valore delle giocate complessive è stato di 18,14 milioni di euro. A Desio ci sono 148 «AWP», le macchinette da bar a moneta, cioè tre e mezzo ogni mille abitanti, mentre non ci sono «VLT», le «videolottery» che si trovano nelle sale slot. Rispetto al 2015 il numero degli apparecchi è calato del 6,3 per centro, mentre le giocate complessive sono aumentate del 6 per cento (dati «l’Espresso - 2017»).
«Gastone» contro la ludopatia. I due incontri rientrano nel progetto «Gastone» finanziato dall’Unione europea con l’«FSE 2014 – 2020» e da Regione Lombardia. Un investimento biennale di 30 mila euro per la formazione degli operatori, degli assistenti sociali e dei commercianti, l’informazione e la prevenzione agli anziani e la prevenzione nelle scuole superiori.
Segreteria organizzativa e iscrizioni: nonlazzardo@spaziogiovani.it.