Pannolini, al via il riciclo
Novità nella raccolta differenziata dal 30 luglio. Costituiscono il 20 per cento dei rifiuti nei termovalorizzatori e hanno un tempo di decomposizione tra i 200 e i 500 anni. Ecco il sacco arancione. L’assessore Stefano Guidotti: «Servizio specifico per le famiglie».
Nei primi anni di vita di un bambino i genitori comprano, usano e buttano in media 4.500 pannolini. Questi costituiscono circa il 20 per cento dei rifiuti nei termovalorizzatori e il loro costo di smaltimento oscilla tra i 100 a 150 euro a tonnellata. In più il tempo di decomposizione è molto lungo: da 200 a 500 anni. Per rispondere a questa «emergenza» ambientale, da lunedì 30 luglio, a Desio arriva il «sacco arancione» per riciclare pannolini usati, ma anche pannoloni e traverse assorbenti.
Dai pannolini plastica e carta. «Dobbiamo prenderci la responsabilità dei nostri rifiuti e trasformare i pannolini da problema in opportunità», dichiara l’assessore all’Igiene urbana Stefano Guidotti. Dai pannolini sarà possibile ricavare cellulosa, plastica e polimeri, che rendono assorbenti i pannolini. Con la cellulosa è possibile produrre carta, ma anche tessuti, mentre la plastica ottenuta può essere utilizzata in un qualsiasi processo industriale.
Un servizio per le famiglie. «Il nuovo sacco arancione – spiega l’assessore – nasce, innanzitutto, per dare un servizio specifico a mamme e papà di bambini fino a tre anni e a tutte le famiglie che hanno persone incontinenti in casa. E poi vogliamo dare un ulteriore contributo alla crescita della raccolta differenziata, che in città ha già superato la soglia del 77 per cento».
Attenzione a famiglie e ambiente. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Gelsia Ambiente Marco Pellegrini: «L’introduzione del sacco arancione – spiega - altro non è che un ulteriore tassello che migliora e ottimizza il servizio di raccolta rifiuti sul territorio. Rappresenta un aiuto concreto alle famiglie ed è un segno evidente che la Società è attenta ai bisogni dei propri utenti, con uno sguardo teso alla tutela dell’Ambiente».
Sacchi arancioni, il ritiro: dove e quando. Ottenere i sacchetti – gratuiti - è semplice: basta recarsi allo sportello di Gelsia Ambiente in via Caravaggio 26/A (aperto da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30), compilare il modulo di attivazione annuale del servizio (disponibile anche online sul sito www.gelsiambiente.it) e ritirare il kit di sacchi arancioni (una fornitura annuale di 4 rotoli codificati con 15 sacchi da 45 litri). Per il ritiro dei sacchi è necessario presentarsi con la tessera sanitaria della persona a cui è intestata la Tari.
Sacco intelligente. Il nuovo sacco arancione, che non sarà conteggiato nel sistema bluRFID, è comunque dotato di un sistema di identificazione, abbinato al codice utente, che permetterà di verificare il conferimento dei soli pannolini, pannoloni e traverse assorbenti.
Pannolini solo nel sacco arancione e in quello blu. La raccolta differenziata con il sacco arancione non è obbligatoria: pannolini e pannoloni possono, infatti, continuare a essere conferiti nel sacco blu con microchip.
La raccolta inizierà il 30 luglio. Da lunedì 30 luglio i sacchi arancioni saranno ritirati il lunedì e il giovedì in Zona A, il martedì e il venerdì in Zona B e il mercoledì e il sabato in Zona C (le vie delle tre zone sono pubblicate nella sezione «Visualizza i giorni di raccolta» del sito www.gelsiambiente.it).
Ambiente, un progetto innovativo per invertire la rotta. «Il sacco arancione è un ulteriore step di un progetto più ampio che comprende anche il sacco blu con microchip partito a gennaio. Un percorso innovativo e ad alto tasso tecnologico che è stato pensato per invertire la rotta rispetto alla tutela dell’ambiente. Una strada che dobbiamo percorrere tutti insieme: la politica, l’azienda che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti e la comunità», conclude Stefano Guidotti.
Informazioni: numero verde gratuito 800.445964 o indirizzo e-mail infoambiente@gelsia.it.
(Nella foto il direttore generale di Gelsia Ambiente Antonio Capozza e l’assessore all’Igiene urbana Stefano Guidotti).