"Grace Desio": la rinascita della Casa del Papa, ora c’è la convenzione. Una riqualificazione dell’immobile storico per utilità sociale e culturale
Pubblicato il 26 settembre 2024 • Cultura e Arte , Storia e Tradizioni , Turismo
Una convenzione della durata di 4 anni. Il Sindaco: “Un passaggio fondamentale per la storia di Desio”
Al via il progetto di riqualificazione della “Casa Natale di Papa Pio XI”: l’immobile sarà utilizzato per finalità sociali e culturali. E’ quanto stipulato dall’accordo recentemente siglato tra il Comune di Desio, la Società Equa Cooperativa Sociale, in qualità di operatore di servizi socio sanitari, e la Fondazione Casa Natale Pio XI – ETS, come operatore culturale e proprietaria del compendio immobiliare.
“Questo è un passaggio fondamentale per la storia di Desio, ora potrà essere riqualificato uno degli edifici storici più preziosi della città – dichiara il Sindaco di Desio Simone Gargiulo – una parte diventerà un servizio di assistenza socio sanitaria, un’altra sarà di fruizione pubblica di promozione culturale”.
Con la deliberazione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Desio a novembre dello scorso anno, si riconosce il cambio di destinazione d’uso nel vigente Piano dei Servizi, per cui oggi l’area è stata riclassificata in parte come servizi per la cultura e in parte come servizi socio-sanitari e assistenziali: “Un grande lavoro di squadra, questo il risultato raggiunto nei mesi scorsi con l’approvazione della modifica al piano dei servizi, per dare il via libera al progetto di riqualificazione della Casa del Papa. Una squadra dove hanno lavorato fianco a fianco l’ufficio tecnico comunale, l’ente gestore del servizio socio-sanitario Equa Cooperativa Onlus, l’operatore culturale Fondazione Casa Natale Pio Undicesimo, il Presidente della Commissione Urbanistica Massimo Bonacci, i Consiglieri, oltre alla sottoscritta insieme alla Giunta comunale”, aggiunge l’Assessore al Governo e Pianificazione del Territorio Cristina Riboldi.
“Stiamo parlando di oltre un anno e mezzo di lavoro dalla data di presentazione del primo progetto che ha visto diverse modifiche e integrazioni, affinché tale nuovo servizio potesse insediarsi in un contesto così delicato, anche sotto il profilo paesaggistico quale è la Casa del Papa – prosegue l’Assessore - E’ stata proprio la sua delicatezza e la sua unicità storica e paesaggistica che ci ha spinto, nella fase di confronto con l’operatore, ad essere puntigliosi, a volte esigenti, ma sempre disponibili per valorizzare un bene bisognoso di riqualificazione. Questo progetto sarà inoltre accompagnato da ulteriori benefici per il territorio desiano, che hanno trovato posto nell’apposita convenzione. Desio potrà pertanto contare su nuovi servizi di eccellenza, nel rispetto della storia e dell’identità che quel ruolo rappresenta”.
IL PROGETTO. Gli spazi riqualificati ospiteranno, per una porzione, il già presente “Museo Pio XI”, il centro studi e l’archivio della Fondazione Pio XI, ma anche alloggi per diverse utenze con l’intento di creare un contesto equilibrato quale supporto anche alle persone in condizione di fragilità, grazie al progetto “Grace Desio”: appartamenti e spazi comuni per nuclei mamma-bambino, adolescenti e giovani che necessitano di supporto, accompagnati da un servizio educativo. Ma non solo, fungerà inoltre da servizio abitativo rivolto a persone con un livello medio di decadimento cognitivo, oltre ad alloggi di residenzialità leggera per anziani autosufficienti (senior housing), abitazioni temporanee per le emergenze abitative in co-progettazione con il Comune di Desio.
UN PO’ DI STORIA. La “Casa Natale di Papa Pio XI” è così denominata poiché ha visto la nascita e la prima infanzia di Achille Ambrogio Damiano Ratti (1857-1939), il futuro Papa Pio XI. Lo stabile, acquisito come filanda dalla famiglia Gavazzi verso la fine del 1800, risale al periodo compreso tra il XVIII e la prima metà del XIX secolo, quando fu poi riconvertito dal 1925 al 1971 nell’ "Orfanotrofio Pio XI”. Fu ristrutturato nel 1983 per ospitare il liceo artistico e linguistico “Papa Ratti” fino al 2004. Attualmente lo stabile ospita il “Museo Pio XI” dedicato al Pontefice, istituito nel 1939 all’indomani della sua morte, contenente una serie di 459 oggetti indicizzati in 328 registrazioni inventariali costituenti la raccolta museale del Museo Pio XI, decretati dalla Soprintendenza di eccezionale interesse culturale.
CHE COSA PREVEDE LA CONVENZIONE. La Società Equa Cooperativa Sociale si renderà disponibile a firmare una convenzione con i servizi sociali del Comune di Desio e con il Consorzio Desio e Brianza (Co.De.Bri) per quanto riguarda i posti letto Alzheimer, gli appartamenti di residenzialità sociale per soggetti svantaggiati e i nuclei mamma/bambino, per cui il Comune disporrà di un monolocale per la durata di tre anni. La Fondazione Casa Natale Pio XI – ETS concederà al Comune l’utilizzo decennale gratuito della sala polivalente sita al piano terra dell'immobile per eventi socio-culturali così come l’utilizzo gratuito del cortile interno per iniziative culturali e collaborerà nell’ambito del progetto regionale “Circuito dei Tre Papi Lombardi” (Papa Pio XI; Papa Giovanni XXIII; Papa San Paolo VI), occupandosi, oltre che della gestione del Museo ristrutturato e della collezione dei cimeli papali, anche della valorizzazione dell’archivio, avvalendosi della collaborazione del C.I.S.D. PIO XI (Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI), mettendolo anche a disposizione di studiosi e ricercatori per l’organizzazione, con i componenti del Comitato Scientifico, di convegni e giornate di studio aperte al pubblico.
LA VALORIZZAZIONE CULTURALE. Continueranno le iniziative e le attività previste dallo Statuto della Fondazione: la gestione del Museo ristrutturato, avvalendosi della collaborazione dell'Associazione Amici Casa Natale Pio XI, aperto al pubblico per visite individuali o collettive; la conservazione dell'archivio del Museo, avvalendosi della collaborazione del C.I.S.D. PIO XI (Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI), mettendolo anche a disposizione di studiosi e ricercatori; l’organizzazione, con i componenti del Comitato Scientifico, di convegni e giornate di studio aperte al pubblico; nonché la partecipazione al progetto regionale, collaborando con le strutture comunali o regionali.